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Il progetto è nato già da qualche anno sul territorio nazionale, per sostenere le persone disabili in carico presso gli ospedali pugliesi e offrire loro un’assistenza medico infermieristica e psicosociale adeguata. Otto le strutture coinvolte tra cui cinque ospedali. A partire dall’autunno
BARI - Quando un disabile accede ad una struttura sanitaria è portatore di esigenze particolari collegate alla sua condizione di disabilità. Da questo presupposto, ampiamente dimostrato dall`esperienza concreta di tanti disabili e delle loro famiglie, è nato già da qualche anno, sul territorio nazionale il progetto "Dama" (Disabled Advanced Medical Assistance). Ha bisogno di percorsi dedicati e protetti, locali adeguati, della presenza di un accompagnatore per tutto il periodo di permanenza in ospedale, di tempi di attesa ridotti. Ma ha anche bisogno di personale medico-infermieristico qualificato, competente non solo nella specificità della disabilità ma anche dal punto di vista relazionale.
Il Progetto Dama, risponde a tutto questo attraverso un`equipe multidisciplinare che attraverso un modello organizzativo efficace è stato replicato in più territori regionali. Ora anche in Puglia, a partire dal prossimo autunno. Più unità operative di accoglienza formate da medici, psicologi, assistenti sociali, educatori, infermieri ed ausiliari opereranno in sei strutture ospedaliere, sedi dei distretti sociosanitari provinciali (Bari, Foggia, Lecce, Taranto, Brindisi, Trani).
Quasi 100 professionisti andranno ad integrare il personale già esistente per fronteggiare tutte le situazione di media e acuta criticità in cui è possibile che la persona disabile si imbatta a seguito di un ricovero ospedaliero. Centrale per la riuscita del progetto la rete che si svilupperà tra tutti i partner coinvolti e sono tantissimi, sia del settore medico sia del terzo settore per l`ovvia e necessaria integrazione di competenze che il progetto richiede.
Beneficiari del progetto saranno circa 200 mila persone disabili pugliesi. È quanto contenuto nel recente piano della salute 2006-2008, approvato dalla giunta regionale lo scorso 13 giugno. "E` molto importante sottolineare la piena adesione che il progetto ha avuto sul territorio - afferma Francesco Manfredi, coordinatore regionale del progetto, dirigente medico dell`Unità operativa di Ortopedia presso l`ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari. La presenza delle associazioni è fondamentale, soprattutto considerando l`adesione di realtà nazionali tra cui la Lega del filo d`oro, l`Uildm, l`Unione italiana ciechi. Certamente sono comprese anche le associazioni più piccole, che si organizzeranno in un gruppo di lavoro. E` centrale anche il sostegno che il progetto potrà offrire alle famiglie, che certamente beneficeranno di un`assistenza più qualificata e di una cura più attenta ai bisogni". Otto le strutture coinvolte a livello regionale di cui cinque ospedali: l`ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari, l`Azienda ospedaliera Ospedali Riuniti di Foggia, l`ospedale Perrino di Brindisi, il Vito Fazzi di Lecce e il SS. Annunziata di Taranto.
Tratto da Superabile.
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