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Linee guida per gli investimenti degli Ambiti sociali
giovedì 17 dicembre 2009
La Giunta Regionale ha approvato con deliberazione n. 2409 del 4 dicembre scorso, le linee guida necessarie per
orientare i Comuni associati in ambiti territoriali sociali nella costruzione dei rispettivi piani di investimento per
l’infrastrutturazione sociale. Dopo quattro avvisi pubblici banditi tra giugno 2008 e novembre 2009, trova compimento
anche la procedura per erogare i finanziamenti dei fondi strutturali UE ai Comuni mediante procedura negoziale, cioè
previa sottoscrizione di accordo di programma tra Regione e Ambito territoriale sociale.
Si tratta anche di linee guida che completano gli strumenti del nuovo Piano Regionale delle Politiche Sociali 2009-2011,
dal momento che proprio gli investimenti in infrastrutture sociali costituiscono il supporto indispensabile per l’attuazione
dei diversi Piani Sociali di Zona.
Le linee guida approvate prevedono che ciascun ambito territoriale abbia sostanzialmente a disposizione 30 giorni dalla
data di pubblicazione sul BURP (prevista entro fine dicembre) per presentare in Regione l’elenco degli interventi
infrastrutturali per l’ambito territoriale, corredato dai progetti definitivi degli stessi interventi.
Ciascun ambito territoriale potrà virtualmente fare affidamento su circa 3 milioni di euro. Rispetto a questa capienza
massima, i Comuni dell’Ambito dovranno selezionare gli interventi, avendo cura di rispettare i seguenti requisiti di
ammissibilità e criteri di priorità:
REQUISITI DI AMMISSIBILITA’
1) interventi che comportino adeguamento, ristrutturazione, ampliamento o nuova realizzazione di strutture e
servizi sociosanitari di cui al Regolamento Regionale n. 4/2007, che siano particolarmente carenti nel c ontesto
provinciale di riferimento, rispetto alla offerta media regionale, in base ai dati delle fonti ufficiali (ISTAT, OSR,
registri regionali, ecc..);
2) interventi che rispettino le priorità strategiche della programmazione sociale regionale e le priorità di azione
individuate nel rispettivo Piano Sociale di Zona;
3) interventi che rispettino tutti gli altri requisiti di ammissibilità di cui al Piano Pluriennale di Attuazione dell’Asse
III;
4) interventi le cui progettualità siano sviluppate almeno a livello di progettazione definitiva, e corredate dai
rispettivi computi metrici, quadri di investimento per fonti di finanziamento, quadro economico definitivo e piano
gestionale dell’intervento.
CRITERI DI PRIORITA’
1) interventi per i quali siano già state sviluppate progettazioni di livello esecutivo;
2) interventi già considerati ammissibili a finanziamento con A.D. n. 50 del 29 aprile 2009, secondo le graduatorie
provvisorie di cui all’azione AB/pubblici e all’azione C/pubblici, e approvate come graduatorie definitive con A.D.
n. 84 del 27 luglio 2009, e non finanziate per l’esaurimento della dotazione finanziaria assegnata alle stesse
graduatorie;
3) interventi già selezionati dalle Aree vaste strategiche per il Programma Stralcio di cui alla DGR n. 917 del 26
maggio 2009, e considerati ammissibili a seguito di istruttoria dell’Ufficio Piano Strategico del Servizio
Programmazione della Regione;
4) interventi per i quali il soggetto titolare (Comune, ASP e IPAB in corso di trasformazione) assicuri un
cofinanziamento con risorse proprie.
Agli ambiti territoriali, per il finanziamento degli Accordi di Programma da costruire secondo le linee guida approvate,
sono state assegnate dalla Giunta Regionale risorse complessive per quasi 32 milioni di euro, che rappresentano il
totale delle risorse ancora da impegnare a valere sulla dotazione della Linea 3.2 del PO FESR 2007-2013 per il triennio
2007-2010. Quindi saranno finanziati subito i primi 10 piani di investimento trasmessi in Regione che rispettino tutti i
requisiti richiesti.
La dotazione complessiva della Linea 3.2 per l’intero sessennio consentirà, in ogni caso, di assicurare il finanziamento
del rispetto piano di investimento a tutti gli ambiti territoriali, anche se si dovrà attendere l’attivazione delle risorse del
secondo triennio del P.O.
Gli interventi che possono essere selezionati, non configurandosi regime di aiuto nei confronti di imprese, possono
essere solo interventi di titolarità pubblica e per immobili di proprietà pubblica, che conviene che i Comuni selezionino,
oltre che per lo stato della progettazione disponibile, anche e soprattutto per la coerenza con la programmazione sociale
di zona e con la programmazione strategica di Area Vasta, nonché per la necessità di tali interventi a supporto dei piani
di risanamento delle IPAB che vanno trasformandosi in ASP (aziende pubbliche di servizi alle persone).
L’assistenza tecnica del GAPS (gruppo di assistenza tecnica alla programmazione sociale) per ciascun ambito
territoriale assicurata dalla Regione, consentirà di affiancare i Comuni anche in questa fase di lavoro, che
temporalmente dovrebbe seguire la fase di impostazione del Piano Sociale di Zona e svilupparsi nel corso del mese di
gennaio.